Ecco un riassunto del video che attinge alla saggezza condivisa da Lama Michel Rinpoche:
La felicità, ci rivelano le profondità di questo colloquio, non è un traguardo esterno da raggiungere, ma uno stato interiore di armonia profonda, in cui accettiamo pienamente ciò che è, sentendoci soddisfatti con noi stessi e con gli altri. È un luogo di pienezza dove non si avverte il vuoto né la mancanza, uno spazio interiore di pace e connessione.
Spesso, però, la nostra serenità viene insidiata da trappole comuni:
- Il paragone distruttivo: Viviamo in una realtà complessa e soggettiva, dove il valore delle cose è definito dal confronto. I social media amplificano questa dinamica, mostrandoci spesso illusioni che ci fanno sentire inadeguati o “meno” di altri. Per uscirne, la chiave è la gratitudine: dare valore a ciò che abbiamo, imparare a celebrare il bello e cambiare l’abitudine di criticare, per vedere la luce anziché solo l’ombra. Il problema non è nel “cetriolo”, ma nel valore che gli attribuiamo in confronto all’uva degli altri.
- Il peso delle aspettative: Creiamo immagini mentali idealizzate di noi stessi, degli altri e del futuro, proiettando il passato sul presente. Quando la realtà non corrisponde a queste “fotografie” statiche, soffriamo e incolpiamo ciò che ci circonda. La soluzione è la consapevolezza di questa dinamica e la capacità di aggiornare le nostre immagini mentali. Dobbiamo imparare a dare più importanza al contenuto che all’etichetta, giudicando le azioni e le scelte, non la persona o la situazione nella sua totalità.
- Il vuoto interiore: Cerchiamo di riempire questo senso di mancanza con piaceri sensoriali, beni materiali, riconoscimento o persino persone, ma questi offrono solo una felicità iniziale e temporanea. Il meccanismo della ricompensa basato sulla dopamina ci spinge a cercare sempre più stimoli, ma più il picco è alto, più profonda è la caduta, lasciandoci con un vuoto ancora maggiore. La vera pienezza si trova nel volgere la nostra energia dall’ottenere all’offrire, al condividere, al connettersi e all’amare. L’amore, qui, è inteso come l’attrazione per la felicità dell’altro, il desiderio che l’altro stia bene, una felicità che si genera nell’atto stesso del donare. Coltivare qualità come l’amore, il rispetto, la gratitudine, l’umiltà, la generosità e la coerenza è fondamentale per una felicità duratura.
Lama Michel Rinpoche ci ricorda che i problemi esisteranno sempre, e la chiave non è risolverli tutti, ma imparare a vivere in armonia con le cose, accettando la realtà non come rassegnazione, ma come un punto di partenza per agire verso la soluzione. La nostra vita è come un’equazione complessa, e il modo in cui noi viviamo il mondo ha un potere enorme nel trasformare il risultato finale.
Il suo prossimo libro, “Dove vai così di fretta?”, ci invita a riflettere sulla nostra corsa incessante, a chiarire i nostri obiettivi di vita e a trovare soluzioni pratiche per vivere più sani ed equilibrati. Non c’è una “pillola magica” per la felicità, ma un processo profondo e graduale di cambiamento della mentalità e della visione del mondo.
Per desiderare questo cambiamento e trovare la motivazione, dobbiamo ascoltare, acquisire informazioni significative e permetterci di vivere il momento presente, riducendo le distrazioni e godendo delle piccole cose semplici della vita. Si tratta di riprendere le redini della nostra esistenza, non tentando di cambiare il mondo, ma cambiando come noi interagiamo con esso.
Per iniziare subito questo viaggio, un consiglio pratico: spegni completamente il cellulare (non solo modalità aereo) per almeno 5-10 minuti, idealmente tre o più volte al giorno. Dedica questo tempo alla respirazione consapevole e profonda (come la tecnica 4-7-8, inspirando per 4, trattenendo per 7, espirando per 8). Questa semplice pratica, se mantenuta per un mese, può fare un’enorme differenza nel ridurre l’ansia e generare un benessere che crea una “buona dipendenza”.
La felicità è un percorso di ritorno a noi stessi, un atto di profonda cura interiore che si irradia verso l’esterno. È un cambiamento di paradigma che inizia qui e ora, con ogni respiro consapevole e ogni atto di amore e gratitudine.
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